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Peace is for pussies

Shadow

Lasci trascorrere un po’ di tempo, cerchi di dimenticarti l’irrazionale antipatia per il regista, o l’obiettivo sdegno per la sua produzione musicale, ti sforzi persino di rimuovere dalla mente articoli su riviste specializzate che ne discettano con toni entusiasti a priori, e dopo mesi affronti l’ennesimo tentativo di resuscitare l’horror made-in-Italy con il minimo dei pregiudizi.

Le conclusioni che se ne traggono sono in parte positive, e legate ad aspetti meramente tecnici, dall’altra negative in quanto ci sono evidenti limiti a livello di sceneggiatura o di invenzioni narrative che appaiono ingenue e discutibili.

“Shadow” è una miscela di topoi classici e stereotipati (il bosco, il buio, il pericolo che viene da bifolchi violenti) su cui vengono innestati elementi moderni del torture-porn al fine di creare un arco temporale tra passato e presente che non brilla per originalità e si pone lontano dai solchi tracciati dalla cinematografia francese e spagnola, ma vicino alla possibilità di sfruttamento commerciale nei paesi anglo-sassoni (grazie anche alla sottotrama sull’attualità bellica).

Girato negli inquietanti boschi udinesi, che non hanno quasi nulla da invidiare a quelli canadesi, il film si dipana in una prima parte à la “Tranquillo weekend di paura”, tra inseguimenti, sparatorie e una minacciosa figura.

E qualche momento “what the fuck” di troppo che si potrebbe spiegare solo in due modi: idiozia o inganno premeditato.

L’atmosfera è più adrenalinica che paurosa, come se ci fosse il timore di annoiare nel maneggiare sequenze fondamentalmente costituite di nulla, come se le scene di tensione non dovessero essere plasmate nell’angoscia palpabile invece che sulla velocità.

Terminata la sezione action, si entra nell’antro degli orrori e il film mostra qualche carta da giocare che ha contraddetto le mie basse aspettative: un’ottima fotografia, una cura leziosa ed autocompiaciuta dell’immagine (che comunque preferirò sempre alla sciatteria nostrana), la padronanza del montaggio.

Si esagera con l’onnipresenza della colonna sonora, che ad un certo punto pare citare/scimmiottare i Goblin, ma lo psicopatico Mortis detiene una presenza scenica degna di un video di Aphex Twin e sorprendono la cattiveria e il realismo delle scene di tortura e i dettagli efferati calibrati per ottenere il miglior effetto shock (l’occhio senza palpebre, la pelle della schiena che rimane attaccata al tavolo chirurgico usato come una piastra da forno).

Zampaglione sa anche muovere la camera, in modo calcolato, geometrico, ma a questa capacità accademica, quanto evidente, di costruzione visiva viene a mancare un elemento fondamentale: la storia.

“Shadow” si risolve in un coitus interruptus dopo poco più di un’ora, e lo script sarebbe stato sufficiente per un cortometraggio.

Proprio quando indizi sul torturatore ci vengono offerti facendoci prospettare rivelazioni intriganti (la collezione di pellicole sugli eventi più orrorifici della storia dell’umanità), si scivola in modo brusco verso una soluzione attesa e abusata che fa implodere in un attimo ogni grammo di pathos e interesse, come se l’aereo precipitasse pochi secondi dopo il decollo.

Ogni tassello viene ricollegato, spiegato, senza buchi di sceneggiatura, se non una voragine narrativa mai concepita, che avrebbe richiesto un brillante sforzo di inventiva di cui non si ha assolutamente traccia, lasciandoci interdetti.

Ciò che salva “Shadow” dal disappunto totale è il particolare sadismo emotivo dell’ultima inquadratura, che da Zampaglione mai ti potresti aspettare.

A conti fatti, da una parte c’è un film che tecnicamente mette in luce talenti italiani che hanno svolto un lavoro spesso superiore alla media, dall’altra c’è un film che non è mai stato nè scritto nè diretto e la cui assenza rende “Shadow” una pellicola mutilata, troppo artificiosa per fornirci il tempo necessario ad appassionarci.

E gli incassi al botteghino non lo renderanno di certo l’epigono di una rinascita dell’horror nazionale in cui, ogni tanto, speriamo.

Rimangono una ricerca di estetizzazione non comune in queste lande desolate e un gusto cerebrale, non gratuito, efficace per il gore a cui purtroppo non si accompagna uno script più strutturato e corposo.

26 commenti su “Shadow

  1. raffo fabio
    03/11/2010

    il fatto che il regista ti sia antipatico si evince dal modo in cui parli di un film che a tantissimi e’ piaciuto(in tutto il MONDO ) e presenta piu’ di un merito.

    purtroppo l’ italia e’ una repubblica fondata sull’invidia e i poveracci come te che scrivono su sitarelli semisconosciuti ,non ne sono certo esenti.Anzi…..

    Fangoria , Twitch e Bloody Disgusting, per citrne alcuni, guarda caso ne parlano molto bene..

    Vuoi forse insinuare di essere piu’ credibile di loro ? si ?…

    non credo proprio povero il mio sfigatello.

    Zampaglione ha scritto canzoni molto belle ed il suo debutto horror e’ cmq il miglior film di genere italiano da qualche anno a questa parte.

    Il volerlo stroncare a tutti i costi da parte tua , denota solo la pochezza delle tue argomentazioni

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  2. Lenny Nero
    03/11/2010

    Ok. Buona giornata!

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  3. marina rizzo
    03/11/2010

    Ma che senso ha scrivere queste cose sull’ unico film horror italiano ben fatto ?

    queste recensioni esaltano il lavoro di moccia e brizzi

    fate cagare

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  4. Lenny Nero
    03/11/2010

    L’unico? Ok, buona giornata anche a te!

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  5. Jimmy jones
    03/11/2010

    Bello sparare a zero sugli sforzi italiani, vero? Tutti critici ma senza il benchè minimo senno…aspettiamo di leggere una tua corposa, strutturata, non mutilata e non artificiosa sceneggiatura, come tu stesso definisci quella di shadow, prendere vita e poi ne riparliamo…ah visto che le piloti, è inutile mettere le stellette di valutazione. Alla tua prossima “brillante” recensione…

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  6. Lenny Nero
    03/11/2010

    Prego, torna pure.

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  7. monsieurmostro
    03/11/2010

    Ah ah ah, caro Lenny, avete dei troll adorabili! 😉

    Recensione più che condivisibile, anzi: io, la pellicola, l’ho trovata oscena per una miriade di motivi che potrei tediosamente elencare… Ma non lo farò, perché è così palese la mediocrità di questa seconda pellicola di Zampaglione, che chiunque, con un minimo di malizia (ma anche no), se ne può rendere conto da sé!
    Mi basta, poi, pensare anche solo alla doppia citazione inanellata Settimo sigillo + Tenebre, per farmi sempre grasse risate.

    Complimenti per il sito, lo seguo spesso: si avverte la passione genuina di chi lo gestisce!

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  8. ringo78
    03/11/2010

    LA RECENSIONE FA VERAMENTE CAGARE , IL FILM SPACCA.

    VERGOGNATEVI DI SCRIVERE TUTTE QUESTE CAZZATE , E’ SOLO COLPA DELLA GENTARELLA COME VOI SE IL CINEMA ITALIANO RIVERSA NELLO SCHIFO IN CUI E’.

    FILM COME SHADOW VANNO SOSTENUTI E ACCLAMATI, ALTRIMENTI QUI CI RIMANE SOLO IL CINEPANETTONE, BRUTTI IGNORANTI E CAFONI CHE NON SIETE ALTRO.

    ZAMPAGLIONE E’ UN ARTISTA DELLA MADONNA, VOI DI QUESTO “SITO” SIETE SOLO DELLE NULLITA’..FATE VOMITARE..CHIUDETEVI IN UN CESSO O STROZZATEVI COL GAS

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  9. Lenny Nero
    04/11/2010

    Continua(te) così. Non potreste far pubblicità peggiore a questo film che chiunque sappia che cosa sia la comprensione del testo si rende conto che non ho stroncato. E da oggi in poi seguirò il consiglio di gente illuminata di non discutere più di roba italiana, nel bene o nel male che sia. State rendendo un pessimo servizio a Zampaglione che sono sicuro sia molto più intelligente di voi.

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  10. Jimmy jones
    04/11/2010

    Beh, secondo me ti meriti tutte queste critiche, anche se contengono offese gratuite. Il fatto è che non sei stato per nulla obiettivo: ti pare modo di iniziare una recensione sottolineando il tuo disprezzo per la musica di Zampaglione, quando qui si parla unicamente di (buon) cinema? Il tuo articolo è di uno spocchioso non costruttivo, ma la cosa veramente intollerabile è il tuo accanimento su una sceneggiatura che, avrà anche la voragine che dici tu, ma almeno ha una sua conclusione. Sì, lo sappiamo, ti stai facendo una grossa pubblicità con queste invettive, ma questo non ti mette affatto sul piedistallo del recensore che la sa lunga più degli altri e che con superbia tiene in mano lo scettro della verità. A me sembri solamente l’ennesimo utente che vuole farsi bello agli occhi dei suoi amici critici e cavalcare la deleteria moda di dare contro all’horror italiano.

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  11. Lenny Nero
    04/11/2010

    In fondo sei simpatico, anche se non cogli le sfumature del post.

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  12. Kust0r
    04/11/2010

    Quanti troll, neanche fosse un post su calcio o politica…

    Per me sei stato anche troppo diplomatico (nella recensione), però devo ammettere che ben vengano altri esperimenti del genere con simili location.
    Peccato per Nuot Arquint, presenza scenica dalle potenzialità enormi banalmente sprecate.
    Un ottimo cortometraggio (stiracchiato) amatoriale da festival di frontiera, ma nulla più.

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  13. Il vampirologo che ride
    04/11/2010

    Io l’ho trovata una recensione equilibrata.Dal momento che vengono evidenziati pregi e difetti del film,non si può parlare di stroncatura.Semplicemente il film funziona meglio a livello tecnico e zoppica parecchio a livello narrativo.(Con un carico di citazioni troppo evidenti per il cultore di genere)

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  14. Lenny Nero
    04/11/2010

    Grazie Vampirologo. Se avessi voluto fare lo stronzo avrei potuto scrivere solo una riga:”Vi ricordate Allucinazione perversa?”. Invece mi sembra di essermi prodigato in complimenti per il comparto tecnico e l’aspetto visivo con qualche osservazione sulla struttura complessiva, che avrei preferito vedere ampliata proprio perché promettente. Se hanno preferito una strada più semplice, mi riservo il diritto di scrivere che questo è un minus. Punto. Se poi si scambia un applauso di incoraggiamento per una stroncatura, la malafede non è mia.

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  15. hayleystark
    04/11/2010

    Sono andata a vederlo fomentata dai vari giudizi entusiastici e onestamente l’ho trovato senza infamia e senza lode, ben fatto ma un po’ risicato. Non un film che ti faccia venir voglia di gridare al miracolo o alla resurrezione del cinema italiano.
    Sicuramente leggo con piacere il giudizio di un recensore che col suo blog ha dimostrato di conoscere alla perfezione il genere horror. Sono d’accordo con Vampirologo quando parla di “recensione equilibrata” e non capisco tutto questo accanimento da disputa su YouTube. Come hai scritto giustamente a proposito della tua recensione di Twilight: “questa è casa mia e se non ti piace puoi anche girare a largo”.
    Sai essere di una crudeltà impagabile – motivo per cui non mi stanco di seguirti assiduamente sia su wordpress che su Tumblr – e qui non hai neanche dato il meglio di te in quanto a cattiveria.

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  16. boc
    04/11/2010

    a volte sembra proprio vero: l’indice di qualità di un blog come questo non è dato tanto dal numero di click, ma da quello dei troll. te li invidio. apprezzabili sia l’analisi che l’ottimo controllo del mezzo. respect.

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  17. LM
    04/11/2010

    “State rendendo un pessimo servizio a Zampaglione che sono sicuro sia molto più intelligente di voi.”

    Più intelligente non lo so, ma più ricco di sicuro.

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  18. anna ghini
    05/11/2010

    va beh.. al di la di tutto cmq la verita’ sta sempre nel mezzo.
    mi sembra chiaro che Zombiglione abbia fatto un buon film , seppur con alcuni difetti Shadow rappresenta un ottimo debutto horror che lascia larghi margini di miglioramento futuri.

    Il guaglione senza dubbio ha gusto ed efficacia ed e’ in grado di colpire.

    Sulla sceneggiature c’ e’ da ridire, e sicuramente non e’ il punto forte del film..

    cmq ci sono tutte le potenzialita’ per diventare un ottimo nuovo esponente dell’ horror nostrano,che altrimenti giace sotto tre metri di terra.Non me ne voglia Darione e co.

    Promosso , ma mi aspetto di piu’ in fase di scrittura.

    P. S. Va detto che il cattivo del film e’ sublime e deliziosamente sadico !!!! l ‘ ho amato alla follia !

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  19. Francesco Annibali
    07/11/2010

    io spenderei una parola anche per ottaviano blitch, a mio avviso molto bravo, anche se il vero asso nella manica mi sembra la presentazione della Morte, 10 minuti di horror top level.

    Peccato solo che quando cominci a pensare si tratti di un sadico fascista nostalgico del nazismo, ti costruisci tutti gli indizi, ci sia quel finale tronco che ho detestato.

    Concordo sulla mancanza di originalità (il buio, la foresta, ecc), ma mi sembra un buon film.

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  20. perroboy
    10/11/2010

    certo che certa gente è proprio frustrata, eh?
    uno non può scrivere cosa pensa onestamente del film, che definirei oltremodo PACCHIANO, che subito tutti a dar giù di matto e a fare i cafoni, quasi che zampaglione fosse un loro parente.
    la recensione rispecchia perfettamente quello che non c’è nel film, ma non mi è sembrata così “stroncante” e dire che i limiti della pellicola sono ben evidenti anche a chi mastica poco la materia.
    ah! il caro made in italy…

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  21. Perdido
    10/11/2010

    Di solito non lascio commenti alle recensioni che leggo (e ne leggo tante). L’eccezione, in questo caso, è dettata non tanto dal fatto che mi trovo a condividere la sostanza del post (riassumendo il succo: Shadow è un film girato tecnicamente bene, ma che soffre del suo essere troppo debitore a spunti sfruttatissimi in passato, per non dire di dialoghi e caratterizzazioni perlomeno superficiali). Un film che esteticamente ha i suoi pregi, ma risulta un bel compitino, diligente ma senza un’intuizione veramente forte che lo faccia restare nella memoria. Non mi soffermo sulle osservazioni riguardo Zampaglione musicista per il semplice fatto che da quel punto di vista non lo seguo proprio e non saprei che dire… Che tu sia voluto partire da lì, è una scelta tua. E dopotutto, è anche normale qualche osservazione (personale) quando ci si accosta al lavoro di qualcuno che sta passando da un campo artistico a un altro.
    Ma la vera ragione per cui lascio un’orma della zampa, è un’istintiva solidarietà. Al di là della condivisione di giudizi o posizioni, blog scritti in modo semiprofessionale non ce ne sono molti. Quando leggo commenti come molti di quelli qui sopra, mi cadono (anche) le braccia. Soprattutto leggere il “viva chi vince” relativo ai tanti consensi che il film sta ottenendo…
    Bella recensione, dunque. E per inciso (per chi avesse bisogno di questa precisazione), non è neppure una stroncatura, ma riesce – anzi – a estrapolare gli aspetti positivi e a isolare quelli più traballanti fornendo osservazioni utili a fare meglio. A leggerne, così.

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  22. Absinto
    12/11/2010

    L’accanimento dei tuoi “lettori” mi fa quasi ridere. Comincerò a seguirti.

    Saluti.

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  23. MAYBE
    13/11/2010

    Ho viso Shadow di recente.
    Il film di Zampaglione ha alcuni meriti e molti demeriti. Ha come merito una certa onestà verso il genere, una buona dose adrenalinica in certi frangenti, una regia più che passabile, un cattivo, l’attore svizzero Nuot Arquint, che colpisce.
    Ha come limite la storia. Una sceneggiatura poco più che abbozzata, e con situazioni al limite del ridicolo, dove ad esempio i protagonisti dopo essere sfuggiti ai cattivi si fermano in riva a un lago a contemplare la natura, o scappano quando sono inseguiti con un’auto sulla strada, invece di correre al sicuro nei boschi.
    Tacciamo, per clemenza, su certe situazioni e sul finale, che chiunque mastichi un po’ horror sa che per uno spettatore è quanto di più frustrante ci possa essere.
    Altro limite del film è la sua lunghezza . Un ora e dieci di spettacolo mi paio francamente pochini. La storia andava un po’ rimpolpata.
    In coclusione mi sento di dire che Zampaglione dovrebbe tranquillamente continuare nella sua carriera di regista, ma per carità, per il prossimo film si affidasse a uno sceneggiatore. Non è detto che bisogna per forza saper far tutto.
    Saluti,

    Maybe

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  24. Redman
    19/11/2010

    Era da qualche tempo che non tornavo sul blog.
    Complice un venerdì sonnacchioso al lavoro mi sono letto tutti i commenti che, uniti alla recensione, puntano alla visione.
    Buon week end e grazie per le parole spese.

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  25. VelvetAcid
    03/12/2010

    Ho visto il film che ho apprezzato.
    Detto questo concordo quasi in toto con la recensione di Lenny.
    Lui non stronca il film ne riconosce le qualità tecniche, il gusto per il gore è una scena finale che comunque mozza il fiato.
    Il film sembra fatto con il solo scopo di arrivare a questa inquadratura finale.
    L’altro momento topico del film è il viaggio allucinogeno del cattivo.
    Potrebbe essere semplicemente un punto di partenza per l’horror italiano di sicuro non il punto d’arrivo,

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  26. (((CINEMAeVIAGGI)))
    23/12/2010

    Pessimo come horror (privo di originalità e scopiazzato da
    più parti). Orrendo nelle interpretazioni. Sorprendentemente ottimo
    come regia.

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Questa voce è stata pubblicata il 02/11/2010 da in Cinema, Flussi di incoscienza, recensione con tag , .

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