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Il vangelo di Giuda o del come ribaltare Dio in cane

vangelo-giuda.gifNegli ultimi giorni è stata riportata su tutti i media, con inusuale scalpore, l’avvenuta traduzione de “Il vangelo di Giuda”, noto anche ai lettori di uno dei libri di Mariano Bizzarri su Rennes Le Chateau come il vangelo perduto dei Cainiti, gruppo settario che adorava tutti i personaggi malvagi della Bibbia, da Caino fino a Giuda, e dediti all’antinomismo piu’ sfrenato, a quanto narra Ireneo nel suo “Adversus haereses”, risalente al 180 d.c circa.
E’ l’ennesimo vangelo gnostico tradotto e divulgato, e come tutti i vangeli gnostici molto complesso, quasi sempre “eretico” dal punto di vista dottrinale e spesso ricco di immaginini affascinanti, quanto di discorsi e cosmogonie così pluristratificati da risultare indigesti al lettore medio.
Vittorio Messori, studioso legato al Vaticano e per il quale non nutro nessuna stima per sue recenti posizioni di revisionismo storico che mi hanno fatto rabbrividire, schernisce chi si è occupato di questo vangelo con un testo comprensibile ai piu’, ma con sottotesti comprensibili a chi ha capito che cosa ci sia in gioco (il Vaticano è ben attento che nessuna pecorella segua strade non disegnate dal clero) e soprattutto a chi questo gioco lo sta conducendo da anni, spesso in modo teatrale, ma sicuramente avendo ben davanti un obiettivo su cui sparare: la tradizione cristiana.

http://www.et-et.it/articoli2006/a06d08.htm

“La setta dei «Cainiti», da cui viene il frammento, considerava il Dio degli ebrei come il Dio malvagio, in lotta mortale con quello buono, lo gnostico Dio Supremo. Distruggere lo Jahvé delle Scritture era lo scopo finale della storia. E Giuda era da esaltare proprio come campione coraggioso di questa battaglia contro il ripugnante Demiurgo semitico”.

Al link sopra riportato potete leggere la reprimenda da maestrina delle elementari di Messori.
Io non capisco quali siano gli “ammiccamenti al dialogo” cui si riferisce Messori, con questo suo tono che odora piu’ di “politica” e di spallucce alzate in segno di snobbismo (sminuire è sempre la strategia migliore).
Non sputa affermazioni insensate dal SUO punto di vista.
Ritengo pero’ che siano sempre importanti il ritrovamento o la traduzione di una fonte originale, un testo da analizzare direttamente e non filtrato dalle parole di Ireneo, l’unico storico antico a citare questo vangelo, fin’ora mai letto.
Compito successivo degli studiosi è collocare il testo in un preciso momento storico e culturale, con obiettività (nei limiti umani) e serenità (nei limiti umani), quindi non capisco perchè ogni volta che esce una notizia simile il fondoschiena di Messori inizi a scaldarsi; si rilassi, sia contento che sia stato tradotto il testo e se ne discuta, invece di dire in poche parole che è carta straccia, perchè anche se non ne condivide il contenuto, comunque da un punto di vista dello studio storico questo testo è un tassello piccolo, ma comunque interessante, per comprendere quanto fosse complessa la situazione del cristianesimo nei primi secoli dopo la presunta morte di Cristo.
E’ Messori il primo a non voler dialogare in merito; secondo me perde un’occasione persino per proteggere gli interessi di chi l’ha messo sul libro-paga.
Per questo mi pare parli piu’ da velina, che non da storico.
Trovo anche un po’ noioso questo continuo parlare di complotti, come se alla casalinga di Voghera o al disperato che va a San Giovanni Rotondo importasse qualcosa di Giuda o piu’ in generale dei testi gnostici.
Un’agitazione eccessiva, che comprendo solo di fronte a un successo numericamente grande come quello avuto da “Il codice Da Vinci“, il quale, invece, colpisce anche la sora Lella.

La logica dei Cainiti non è così balzana, ma affonda le sue radici nel dualismo fra i sumerici Enkil ed Enlil e nell’idea che JHV volesse privare l’uomo della conoscenza, concezione che si ritrova anche tra chi venera la coppia Samaele-Lilith, che non interpretando correttamente il testo biblico, come insegna lo Sholem, non capiscono che il frutto della conoscenza era vietato, perchè l’uomo non era ancora pronto per riceverlo, nell’ambito di un progetto evolutivo piu’ ampio; tuttavia scrivere che era un pretesto per giustificare oscenità e delitti non solo è superficiale, ma è inopportuno visto che la storia del cristianesimo non è così immacolata e per di piu’ senza alibi.

Messori accusa gli altri di non volere il dialogo, ma lui non si presta neanche a dire la sua in modo piu’ autorevole e meno salottiero.
Questa posizione vittimistica inizierà, se non lo ha già fatto, a dar sui nervi, persino alle casalinghe di Voghera, non solo ai solforosi come me.

Ricordo che quando l’incommentabile cardinal Bertone (da statuto è presidente di un ospedale che ha ottimi introiti dalla diagnostica prenatale, dagli aborti, dalla fecondazione assistita) organizzo’ la tavola rotonda (che sublime ironia…) su “Il codice Da Vinci” nessuno gli diede molto peso, cioè gli diede il peso che merita.
Perchè già da un po’ di tempo risulta noioso questo atteggiamento che è proprio quello che ha reso possibile il successo di un brutto libro, dato che ormai buona parte della gente (con piu’ o meno “g” davanti) è intimamente convinta che la Chiesa nasconda segreti e scheletri nell’armadio.
Come se intere civiltà spazzate via non fossero abbastanza, ma sorvolo prima che qualche papaboy (sempre pronti a fottersi, uomini e donne, quanto a confessarsi lestamente) mi scriva:

-Non esagerare, non erano 10 civiltà interamente distrutte, solo 2 e mezzo: cambia!-

Cambiereste il giudizio su Hitler se gli ebrei uccisi fossero “solo” 4 milioni, invece che 6?

Se Messori pensa davvero che la sua voce venga ascoltata, con tutta questa acrimonia fra le sue parole, sbaglia di grosso, anzi, rafforza proprio la convinzione di chi, leggendo superficialmente la notizia sul Vangelo di Giuda, pensa che la storia di Cristo sia stata capovolta.

Perchè ogni volta che si parla di gnosticismo, piuttosto che di vangeli apocrifi, si ergono barricate culturali invece di affrontare di petto l’argomento, visto che tanto infastidisce questa ondata di revisionismo a carico del cristianesimo?

Riflettendo sul rinnovato (quanto disordinato e isterico) interesse per religione e argomenti para-religiosi come il Graal, mi son ricordato di una frase di Aleister Crowley:

I wrenched DOG backwards to find GOD; now GOD barks

In italiano non è traducibile il gioco di parole (-Ho ribaltatato il cane per trovare Dio; ora Dio abbaia-) e pochi coglierebbero il riferimento alla stella cane-Sirio, ma mi è tornata in mente perchè rappresentativa di una tendenza diffusa (e considerata pregiudiziale da molti cattolici, che puntano il dito contro i presunti paranoici complottisti, comportandosi proprio da paranoici) a voler cercare la chiave di volta che ribalti la chiesa cristiana, quella verità finale e sconvolgente che dimostri che tutto quello che ci hanno detto è falso.

Come se per altro affermare che Dio esiste e ha inviato suo figlio sulla Terra (anche nella forma antroposofica di spirito solare il concetto non cambia molto) non fosse già un’affermazione ardita e meritoria di fede o non fede!
Quando ho ben fatto le pulci alla storia della chiesa o a quella di Cristo (per scoprire che era gay piuttosto che un appassionato amante della Maddalena), comunque sarebbero solo piccoli dettagli di fronte alle affermazioni piu’ importanti: l’esistenza di Dio, la natura divina di Cristo e la sua resurrezione.

Sapere se Giuda fosse in qualche modo d’accordo con Gesu’ a me fa fantasticare molto il cervello, induce a ripensare a Gesu’ come a una persona fissata con la volontà di realizzare, da protagonista, le profezie dell’antico testamento, in una visione apocalittica della vita (persino Gibson ci ha pensato nel suo bel splatter, quando Cristo cade per la nona volta e dice: –Vedi madre, io faccio nuove tutte le cose-, una frase tratta dall’Apocalisse).

Ma che cosa importa stabilire se Gesu’ fosse pazzo, tradito o masochista consenziente?

I punti focali sono altri; dimostrare che davvero la crocifissione e la resurrezione furono falsi storici o un errore semantico sarebbe uno scoop, non questo vangelo del grande traditore.
Figuriamoci dimostrare che Dio esiste, mentre lo si trova distratto a giocare a dadi bevendo una birra danese…

Credo che Messori, nel suo fondamentalismo, abbia preso troppo alle lettera le frasi di Gesu’ rivolte ai Giudei, che ho visto pure su manifesti neonazisti (ne trovate copia in “Culture dell’apocalisse” di A. Parfrey):

Voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna. A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio– / Gv, 8, 44-47

E’ evidente perchè ai neonazisti, fedeli a un cristo ariano, queste parole dure e nettamente dualistiche piacciano, ma danno anche un’idea dell’atteggiamento di base di persone come Messori che in chi rispolvera versioni non canoniche della storia di Cristo vede sempre lo zampino del demonio (chi ha letto il libro di Bizzarri sa bene che cosa intendo).

Qualcuno glielo spiega che il medioevo è finito e il demonio non esiste?

E vista la mia fama, credo di poterlo ben dire…

Non voglio certamente accostare Messori a lobotomizzati neonazi, ma visto il suo alto livello intellettuale (almeno “così si narra…”) dovrebbe avere ben altra reazione, rimboccarsi le maniche e non limitarsi a questi editoriali inviperiti, in cui per l’ennesima volta Dan Brown riceve pubblicità gratuita, discorsi autolesionisti che ti fan proprio chiedere se c’è o ci fa.
Ma consigliare, e leggersi, un bel libro di Houellebecq?

E se invece la sua agitazione avesse un fondamento preciso?

Messori conosce bene le sfumature di tutta la faccenda, da qui il suo tono livoroso.
All’interno dello gnosticismo i Cainiti sono quanto di piu’ estremo si possa trovare e ho citato la frase di Crowley perchè indicativa di una tendenza incredibilmente attuale, sicuramente nota a Messori, così come a Bizzarri, che l’ha messo per iscritto nel finale del suo libro sui Cainiti e Rennes Le Chateau, usando toni apocalittici.
La frase di Crowley ha almeno 4 significati, di cui uno riguarda la ricerca del disonore (come per altro descritto anche in altre pratiche, tutte di derivazione non cristiana e non occidentale!) e lo strisciare nell’abisso per accedere all’illuminazione.
Tutto un libro dedicato a Rennes Le Chateau parla di controiniziazione e di gente che striscia negli abissi, nell’opposto della Luce, concetto riassunto splendidamente da quella frase.

Esplicito alcuni sottotesti.

Contro-iniziazione: descritta in termini semplici è l’iniziazione a dottrine segrete o eretiche che portano l’iniziato a sovvertire il concetto tradizionale di bene con quello di male.
I controiniziati sono depositari di dottrine in cui tutto è ribaltato.
E qui si inseriscono i Cainiti.
Caino è il buono, di origine divina (secondo alcuni figlio di Eva e Samaele), al contrario di Abele, da cui discende la razza tradizionalmente regale e “buona” fino a Noè and so on.
Da Caino si arriva a Tubalcain, il metallurgo e costruttore di città.
Intorno a Caino e alla sua discendenza aleggia un’aura dallo stampo prometeico, liberatore, innovatore.
Così come Samaele (identificato da molti con Lucifero) regalo’ all’uomo il libero arbitrio, Caino è un ribelle mitizzato.
Questa forte componente antinomistica e sovversiva è proprio quella cui Messori fa riferimento, scandalizzato: i Cainiti trasgredivano sistematicamente le leggi di Mosè e della tradizione.
La contro-tradizione si spinge nei Cainiti fino a considerare Giuda un elemento positivo, dato che la crocefissione di Gesu’, e quindi la sua azione salvatrice, era ostacolata dal “demiurgo”, il cattivo tra i due fratelli divini e identificato con JHV.
Quindi Giuda diventa non il traditore, ma il motore di un progetto celeste!

Si potrebbe pensare che tutto cio’ abbia trovato una sua espressione scritta nel Vangelo di Giuda per poi sparire misteriosamente.

Bizzarri invece non la pensa così, ma compie dei collegamenti pindarici nel suo libro e deraglia su strade che, secondo me, non portano da nessuna parte nell’ambito dell’affaire RLC.
Bizzarri collega Cainiti – Razès e le leggende sui Cagots – Società occulte/famiglie legate con fili a volte tenui col Razès.
E’ giusto l’assunto di pensare che un ragionamento contro-iniziatico esista tutt’ora, ma abbastanza irreale collegare circoli Martinisti con popoli sotterranei e poi cercare di indurre il lettore a pensare che l’abate Saunière abbia ricevuto questa influenza gnostica e pure contro-iniziatica.
Poi so bene che qualcuno pensa che la chiesa di Rennes Le Chateau sia una chiesa gnostica.
In che punto ha ragione Bizzarri?
Quando sostiene che una certa forma mentis esistesse ai tempi di Saunière ed esista tutt’ora.
Crowley ne è solo il massimo esempio: ribaltamento della tradizione (in particolare cristiana e occidentale) e antinomismo portato alle estreme conseguenze.
Nacque nel 1875, esattamente come Jung, il cui recupero della dottrina gnostica è l’esempio piu’ moderno e completo che possediamo in tal senso!
Il valore storico dei vangeli gnostici?
Ce l’abbiamo sotto gli occhi.
Se uno dei piu’ importanti studiosi dell’epoca moderna, Jung, ha rifondato il pensiero gnostico (basti pensare ai Sermoni sulla morte, i discorsi su Abraxas…), vuol dire che questo mai è morto, si è solo trasformato e riciclato nei secoli, sfuggendo alla macchina macina-eresie della chiesa o forse anche perchè erano così indigeribili certe teorie che si è usata una certa tolleranza o anche menefreghismo (pure Messori snobba fin troppo enfaticamente il Vangelo di Giuda).
I cattolici bruciarono i Catari perchè possedavano vangeli gnostici da non divulgare?
Suppongo sia meno fantasioso pensare a motivazioni politiche ed economiche, piu’ che religiose.
D’altronde il cristianesimo si regge bene senza lo gnosticismo, che spesso è eccessivamente sovrastrutturato ed è un ibrido derivato da dottrine anche preesistenti (la Sophia di Gesu’ è derivato da un testo del I a.c) o comunque parallele e spesso astruse: ergo una necessità di rifinire, smussare ed eliminare tutti i dualismi e le ambiguità.
Dualismi o scorporazioni poi ripresi anche da altri occultisti moderni, vedi l’antroposofia con le teorie sui due Gesu’ e le sue diversi componenti materiali e spirituali (ed ecco di nuovo la componente gnostica), e questi gruppi hanno scuole e circoli tutt’ora diffusi in tutta Europa, sfuggiti persino alla persecuzione nazista.

L’importanza storica di questi testi gnostici risiede non solo nell’interesse, puramente di studio, di comprendere lo sviluppo del cristianesimo e il ruolo collaterale e “deviato” dello gnosticismo, ma nel comprendere l’esistenza di una contro-tradizione che resiste ancora dopo duemila anni e che ha subito un nuovo input con la scoperta dei manoscritti del Mar morto nel dopoguerra.
L’idea che ci sia una verità nascosta ed alternativa da sostituire a quella tradizionale, la necessità di ribaltare Dio e farlo abbaiare, affonda le radici nel passato, e nonostante tutto sta ricrescendo nel presente.
E non è un processo (contro)iniziato pochi giorni fa con la pubblicazione de Il vangelo di Giuda; il nazismo non è certo nato il giorno dell’iscrizione di Hitler al DAP!
E soprattutto in tempi recentissimi, anche grazie a “Il codice Da Vinci“, la gente è piu’ ricettiva verso certi discorsi, che ormai non sono piu’ per pochi iniziati.

Messori lo sa bene e l’intervento in merito alla questione anche di Nazinger, così perentorio, è indicativo del fatto che in Vaticano hanno ben presente la pericolosità (e soprattutto il fascino; l’affaire Rennes Le Chateau lo dimostra) che l’idea di una verità opposta da scoprire esercita sulle persone.
Specie se questa verità non impone morali e il concetto di peccato, ma pone il libero arbitrio al centro di tutto.

Sicuramente parlare di atteggiamento mentale archetipico, piuttosto che di contro-tradizione, è piu’ corretto.
Risiede in quell’insano gusto di vedere che cosa accade quando hai distrutto tutto.
E’ una guerra culturale quella che si sta svolgendo.
Per altro la si sta portando avanti con svarioni grotteschi e colpi di scena da una parte e barricate astiose dall’altra.
Spettacolo divertente, sicuramente supportato (attivamente o passivamente da “spettatore”) anche da chi pensa che nulla è vero (specie se cristiano), tutto è possibile.
Messori è tornato sull’argomento una seconda volta, perchè anche se scrive che ci sono interessi commerciali (recupero dei fondi spesi per la traduzione?), vuol fare intendere che dietro c’è molto di piu’.
Ha perfettamente ragione: disseminare il dubbio è il primo passo verso il caos e la distruzione dei propri nemici.
E l’uso che si sta facendo da un po’ di tempo a questa parte, in modo centellinato e quasi scientifico, dei testi “apocrifi” (dopo che, per esempio, la commissione addetta allo studio dei manoscritti del Mar Morto ha compiuto doppi salti carpiati per non portarli alla nostra conoscenza), è proprio quello di abbattere pezzi fondanti della dottrina cristiana.
Alti interventi vaticani sono indice che lassu’ l’hanno capito benissimo.
Se poi uno vuol pensare che la traduzione e la diffusione di questi testi, così pubblicizzata, sia solo un’operazione storica (lo è ANCHE), libero di farlo, ma se così fosse non avverrebbe tutto piu’ in sordina, con diffusione di questo materiale solo tra appassionati ed esperti?
Non su tutti i quotidiani, le riviste, le televisioni, le radio…

Chi non crede nè alle verità rivelate nè a quelle celate nel frattempo si ammazza di pop-corn aspettando che Gesu’ Cristo venga crocefisso una volta per tutte.

2 commenti su “Il vangelo di Giuda o del come ribaltare Dio in cane

  1. Sergejpinka
    29/12/2007

    Quote: “La logica dei Cainiti non è così balzana, ma affonda le sue radici nel dualismo fra i sumerici Enkil ed Enlil e nell’idea che JHV volesse privare l’uomo della conoscenza, concezione che si ritrova anche tra chi venera la coppia Samaele-Lilith, che non interpretando correttamente il testo biblico, come insegna lo Sholem, non capiscono che il frutto della conoscenza era vietato, perchè l’uomo non era ancora pronto per riceverlo, nell’ambito di un progetto evolutivo piu’ ampio;…”

    …e no e! ‘mo te la tiri! Ok, sei un grande conosci cose di teologia ed esoterismo: ma io (e non penso solo io) non le conosco!

    Mi sai dire se esiste un sito internet del tipo: “Teologia ed esoterismo per principianti”? Si lo so fa ridere come nome: ma le cose che conosco di teologia sono pochissime e si fermano alla teologia cristiana.

    P.S.: consiglio: perchè non scrivi un articolo di critica e giudizio sulla nuova traduzione del Padre Nostro?

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  2. Lenny Nero
    01/01/2008

    Purtroppo su Internet trovi poco, spesso male assemblato o copiato alla meno peggio da altre fonti.
    Quei commenti derivano dalle mie letture dello Sholem (facile da reperire e non costa molto).
    Su Samaele e Lilith trovi tutto quello che vuoi, specie su certi sitacci realizzati in Front Page e con le gif di pipistrelli e demoni 🙂 .

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