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Peace is for pussies

Murder-set-pieces

Qualche giorno fa un lettore ha citato in un commento “Murder-set-pieces”, film di cui avevo visto di sfuggita il manifesto decretando pregiudizialmente che fosse un filmaccio di serie C da cestone al supermercato.

Incuriosito vengo a sapere che il film è circondato da leggende nere diffuse dallo stesso regista secondo cui: parte del cast si sarebbe allontanato dal set; la polizia sarebbe stata chiamata sia per le urla durante le riprese sia a causa di una denuncia che avrebbe portato all’arresto di un produttore (chi doveva stampare la pellicola ha pensato che si trattasse di uno snuff-movie); noti siti dedicati al genere horror avrebbero messo in blacklist il film, soprattutto dopo che il regista, Nick Palumbo, è stato accusato di essere misogino ed antisemita; per ripicca verso i produttori che hanno rinnegato il film Palumbo li ha citati nei credits coi nomi di tre gerarchi nazisti.

E si potrebbe proseguire per ore.

Quello che è vero è che “Murder-set-pieces” è stato infine distribuito dopo mille traversie dalla New Line, non prima che fosse stato censurato un quarto del film.

Credo che comunque sia ancora imbattuto il record di “Doom generation” che nella sua versione televisiva dura circa 45 minuti (no comment).

In realtà sono molto più appassionanti le storie intorno a questo oggetto ambiguo che non l’opera stessa; è mia opinione che il vero motivo di turbamento per critici e redattori americani sia stato l’inserimento gratuito ed iconoclasta di filmati di repertorio dell’attentato alle Twin Towers, che per gli yankees è un taboo più intoccabile di qualsiasi nefandezza rappresentata, di cui almeno una eticamente sconcertante.

E’ un film creato per offendere, disgustare, provocare (malamente), che può al massimo essere apprezzato dai cultori dell’exploitation, di “Maniac” , di “Violent Cop” e dei vari episodi delle serie “Guinea Pig” e “August Underground”.

Se cercate efferatezza, il film magari vi accontenta e soddisfa il pornofilo che è in voi (a metà ho iniziato a trovarlo talmente ripetitivo che ho quasi rimpianto il massacro rappresentato da Mel Gibson in “The passion”, almeno avrei avuto un motivo valido per immedesimarmi nei torturatori): è veramente eccessivo, anche se si è visto di peggio (o semplicemente è già stato visto: per esempio la fellatio con la testa mozzata era già stata rimessa in voga persino dal recente “Alta tensione” di Alexandre Aja).

Essenzialmente si assiste alle gesta seriali di un fotografo di origine tedesca, nipote di un nazista, che trascorre il tempo libero a stuprare, picchiare e massacrare le donne.

E’ una passerella di femmine dalla bellezza scultorea, nudi integrali, sesso esplicito accompagnato da ettolitri di sangue, cadaveri e teschi ovunque, strumenti di tortura variamente assortiti, ambienti luridi oltremodo, sadomasochismo, e persino necrofilia e cannibalismo ai danni di cadaveri decomposti.

Un immenso sbadiglio in poche parole.

Se casualmente il regista azzecca pure qualche sequenza efficace e tecnicamente il film appare come un prodotto a budget medio-alto, nonostante la natura indipendente, il tutto affoga miseramente in penosi FX (tanto che persino nella rivoltante scena di cannibalismo sembra di vedere un manichino usato per un party adolescenziale di Halloween), dialoghi demenziali e per di più compiaciuti, ed una recitazione che verrebbe considerata scandalosa persino alla Troma.

In particolare Sven Garrett, l’attore principale, offre generosamente alla vista il suo corpo da stallone ed i suoi possenti colpi sodomiti, ma è un venditore di automobili usate mancato.

Fa un suo cameo persino l’interprete originale di Leatherface, ma se non lo aveste letto lo avreste riconosciuto?

Per inciso, recita due battute nel ruolo di un meccanico grasso e nazista; chissà poi per quale motivo.

Francamente, al di là dell’obiettivamente copiosa dose di splatter, Murder-set-pieces” non offre altro: non c’è tensione, la violenza è diretta in modo piuttosto grezzo, non spaventa e non risulta alla fine neanche scioccante se nel vostro curriculum avete già annoverato exploitation e Takashi Miike e siete ben forgiati.

Quando la provocazione è situazionista e rabberciata diventa solo stolta ed al massimo può disturbare qualche debole di stomaco, o qualche bigotto, categorie che non penso rappresentino il target di un film simile.

Evitiamo poi paragoni con “American Psycho” solo perchè viene piantata una sega elettrica sulla testa della malcapitata di turno perchè mi metto ad ululare e vi denuncio per lesa maestà.

Solo una sequenza mi ha fatto drizzare i capelli, non per quello che mostra, ma perché ci si domanda quale razza di degenerato parente abbia permesso che un bambino di 3 o 4 anni partecipasse ad una scena in cui viene preso in braccio dall’assassino, coperto di sangue, e costretto ad andare piangente verso il cadavere mutilato della madre.

Intanto il fatto che uno si ponga dubbi etici sulla realizzazione rende bene l’idea su quanto sia coinvolgente il film, tanto che si riesce ad estraniarsi dalla narrazione (è ironia).

Inoltre gettare un infante in una situazione così traumatica non mi pare francamente intelligente, per non usare aggettivazioni deteriori e darla vinta a Palumbo.

Dall’altra il cinico che è in me ha pensato anche che forse mostrare il cadavere finto della propria madre ad un bambino potenzialmente potrebbe procurargli meno danni della madre stessa che gli fa respirare il benzene leucemogeno del suo SUV mentre lo porta alla lezione di catechismo.

Vi segnalo la recensione pubblicata su un sito dedicato ai film di natura estrema, sempre documentatissimo e ricco di curiosità.

17 commenti su “Murder-set-pieces

  1. marta
    11/09/2008

    il film più stupido che io abbia mai visto…privo di significato. forse quello che il regista reputa “scene impressionanti mai viste” , vuol dire disgusto totale senza senso…

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  2. Lenny Nero
    11/09/2008

    @marta:

    io sono di stomaco d’amianto, orma per impressionarmi non so più che cosa dovrei vedere, visto che mi sono vaccinato con tutte le produzioni giapponesi e tedesche più estreme.
    Il problema di questo film è proprio la sgraziata mancanza di senso.
    Mi spiego.
    Apprezzo la violenza gratuita, ma se sincera, come puro intrattenimento.
    In MSP si sente proprio che il regista si prende sul serio ed il risultato è che anche di fronte alle nefandezze più nefande ci scappa una risata o il disgusto per la plasticaccia usata per certe scene.
    Un film tristerrimo, con pretese autoriali ed artistiche, quando è diretto con le chiappe e senza un vero concept alle spalle.

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  3. Federico
    10/11/2008

    Questo è un film totalmente stupido, che al massimo strappa qualche sbadiglio… Se qualche regista crede ancora di provocare con roba del genere, deve essere un vero rincoglionito… Qui c’è solo sciatteria (e parlo anche delle scelte di regia e sceneggiautra, se di scelte si può parlare). Si ricerca la violenza in modo morboso e si ottiene soltanto cattivo gusto a palate. Per la cronaca, “American Psycho” mi ha fatto quasi addormentare, ma almeno quello è un film. Questo no di certo.

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  4. Lucas
    13/11/2008

    Beh, dopo aver visto questo film ora posso dire: io può.
    Scene di violenza gratuite, frasi a caso, una storia che non ha ne capo ne coda….
    Cioè per fare un film non basta inserirci scene di sesso e violenza con frasi messe a caso solo per far scena, però questo a quanto pare mi sa che il regista non lo abbia capito.
    Poi mi spiegate perche in pieno Agosto si festeggia Halloween e su un pianoforte c’e una zucca verde, delle candele e UN SET DI COLTELLI DA CUCINA???

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  5. Lenny Nero
    16/11/2008

    @Lucas:

    il tuo commento mi fa morire dal ridere, se non fosse che è il film che da una parte fa vomitare dall’altra è la summa del ridicolo autocompiaciuto.
    Più ci penso più ritengo sia un vero capolavoro trash colmo di scene che si coprono di ridicolo volontario (certo, se non fosse che non è proprio un bello spettacolo ciò che si vede…).

    Ma perchè il cadavere di plastica cannibalizzato?
    Secondo me era davvero Halloween e l’han comprato dal tabaccaio di fronte al set…

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  6. Zaccaria
    12/05/2009

    cmq….è fantastico quando alla fine la bambina gli da una bastonata e prima di scappare gli dice: SEI UN FOTTUTO BASTARDO…o quello che accompagna la bambina alla casa dell’assassino e gli dice di nn fare piu l’autostop….ma che film sono….il bello è che me lo ha consigliato un tipo….nn deve stare molto bene….

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  7. Anonymous
    08/07/2009

    @ tutti:
    n00bs

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  8. COSIMO LANEVE
    22/12/2009

    Questo film non pretende di essere un capolavoro ragazzi, ma nel suo piccolo comunque è un bel film, certo una storia non c’e’ ma non credo che il regista volesse questo, evidentemente cercava solo violenza gratuita e belle ragazze da massacrare, ma come avete potuto non notare il grande attore de LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI nella scena della videoteca per adulti??? solo la sua presenza catapulta questo film nella sezione CULT del genere spaltter, se cercate film d’autore non vedete certa roba per poi giudicare senza capire il genere…

    laneve

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  9. Lenny Nero
    23/12/2009

    @Cosimo: se pretendessi di vedere un capolavoro ogni volta che guardo un film horror sarei già alla canna del gas. MSP è, obiettivamente, tutto meno che un bel film. Può piacere o no, ma sinceramente ho una concezione più alta di bello. Se a uno piace la violenza insensata, ovviamente il film può piacere, ma allora direi che l’Oriente ci regala da anni perle insuperabili o senza andare tanto in là geograficamente, dai un occhio alla Germania. Visto che parli di splatter, sinceramente ti potrei elencare molti altri film recenti con scene di genere decisamente più efficaci. Inoltre non è che si giudica in modo perentorio, si esprime un’opinione da spettatore e questo film ha fatto ridere più di una persona, proprio perchè il genere molti lo amano e lo capiscono bene. Mi pare che pure su questo blog di recensioni di film horror ne trovi parecchie. Poi ovviamente sei sempre libero di scrivermi che non capisco un cazzo, non scrivo per far cambiare opinione alla gente, ma per esprimere la mia.

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  10. ste
    05/02/2010

    secondo me qua di gente ke capisce qualcosa di splatter nn ce ne sta molta..giusto un paio d persone xfortuna…
    madonna mia….lo splatter è un genere a sè..deve far skifo..deve far ridere..qua tutti a parlar d horror ma ke kazzo c’entra??ma film come bad taste e splatters li conoscete?un film della troma l avete mai visto??sapete ki è il vendicatore tossico??naaaaaa….quindi veramente..andate ad affittarvi the saw ke sicuro sara’ piu pane per i vostri dentri..
    questo nn era xdifendere questo film in particolare..era solo xdire ke forse se nn vi piace lo splatter è anche inutile ke li guardiate certi tipi di film.
    😉

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  11. jules
    30/05/2010

    Ma dove avete visto questo film? non riesco proprio a trovarlo, dove posso trovare la versione dvd in italiano?

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  12. Lenny Nero
    30/05/2010

    In Italia è stato pubblicato in edicola.

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  13. Andrea
    20/07/2010

    Ragazzi, il film è di poche pretese ma a me è piaciuto. Le atmosfere nere e desolate (vedi scena dove i tre sono a tavola e lui si ingozza di carne) possono far ridere o lasciare agitati.
    Il film per certi versi è una cazzata, ma ripeto, a me personalmente è piaciuto moltissimo.
    Poi io sono uno di quelli ke ha apprezzato i primi due capitoli di guinea pig, ma nn disdegna nemmeno Killer Condom e Tromeo & Juliet, tanto per restare nel campo della Troma.

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  14. a me è piaciuto, certo le critiche ci stanno tutte, ma onestamente ho visto di molto peggio.. quantomeno fotografia, musica e le ragazze..

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  15. michael
    25/07/2011

    Non sono mai riuscito a capire se questo film sia uno splatter o un torture-porn, comunque questa pellicola non da spazio ai personaggi nè tanto meno alla storia; l’unica parte che suscita tensione (e non solo schifo) è verso la fine, dal momento in cui la sorella minore viene rincorsa dal maniaco e dopo aver dato due bastonate le risponde a tono ed inizia a camminare chi sa dove per la strada.
    Sinceramente a me è piaciuto (non tanto) … comunque quello scritto in copertina è assolutamente reale, ci sono scene veramente raccapriccianti.

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  16. Krug Stillo
    26/11/2011

    Il film disturba poco direi,vedetevi Maniac,August Underground Mordum o Murder Collection (notare che il buon Fred Vogel appare anche in un piccolo cameo) se volete qualcosa di disturbante.Personalmente credo che il ridicolo in questo film sia totalmente voluto,compresa la scelta di un protagonista che definire attore cane è quasi un complimento.Il film è intrattenimento puro,di pretese artistiche non se ne trovano manco a volerle vedere per forza e credo che in questo l’obiettivo sia stato perfettamente centrato.Io l’ho trovato divertente e bastardo quanto basta per trascorrere un’oretta e mezza di svago.Per la storia della scena del bambino non ci trovo niente di “moralmente scoretto” se hai visto film come The Untold Story capisci che ci sono scene ben più crude e disturbanti in cui sono stati coinvolti bambini (ovviamente parlo di cinema).Il cinema è finzione,e penso che un bambino che si ritrova su un set in mezzo ad effetti speciali e altre meraviglie,sia fottutamente divertito dal contesto più che turbato 🙂

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  17. Andrea da varese
    29/06/2012

    Ragazzi dite quello che vi pare, a me sto film è piaciuto molto e me lo rivedo minimo 3 volte al mese sempre!! non c’è trama è vero. Ma il tizio ha davvero la faccia da maniaco. Non maniaco come il samurai di guinea pig che smembra la tizia per chi ha visto guinea pig, ma maniaco nel senso di pazzo furioso. Per me questo film, nel suo genere, è un capolavoro!!!

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Questa voce è stata pubblicata il 24/07/2008 da in Cinema, Flussi di incoscienza, recensione con tag , .

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